Il Nuoto Pinnato è sicuramente la disciplina più veloce tra quelle natatorie: la “FORMULA UNO” degli sport d’acqua e probabilmente il …. nuoto del futuro!
Paragonando i records del mondo dei 50 stile libero (21”) e dei 50 apnea del nuoto pinnato (13”) la sensazione della velocità è evidente! Solamente con alcune imbarcazioni a motore si può raggiungere in acqua la velocità di circa 3.5 metri al secondo che il pinnatista è in grado di offrire.
Grazie a ciò la spettacolarità che le manifestazioni di nuoto pinnato offrono è elevatissima, e tutto questo grazie soprattutto alla monopinna, l’attrezzo protagonista di questo sport, da calzare con entrambi gli arti inferiori e capace di trasformare l’atleta in una sorta di siluro umano!
Parallelamente alle gare con la monopinna, che si svolgono sia in piscina che nelle acque libere (fondo), in superficie e sotto la superficie dell’acqua (velocità subacquea), il regolamento del Nuoto Pinnato prevede anche l’utilizzo delle classiche pinne, ovviamente con classifiche separate, fatto questo che vede tantissimi giovani cimentarsi in questo sport che vede da anni l’Italia tra i paesi protagonisti nel mondo.
LE GARE
Si differenziano in gare di velocità e di fondo.
Le gare di velocità si svolgono esclusivamente in piscina e si distinguono a loro volta in gare di superficie e gare subacquee.
Le gare di fondo si svolgono solitamente nei laghi, nei fiumi o in mare.
Per le competizioni che si compiono in superficie, l’atleta adopera un tubo aeratore fissato sulla fronte; quelle in immersione avvengono grazie all’utilizzo di una monobombola (proporzionata alla distanza di gara da fare) caricata ad aria ed un erogatore.
Solo per la distanza più breve (50 m.) è prevista una prova in immersione in apnea.
LA TECNICA
L’atleta di pinnato si muove in acqua grazie ad un movimento simultaneo degli arti inferiori (battuta di gambe a delfino) che si divide in due fasi: un movimento ascendente ed uno discendente che, concorrendo entrambi all’avanzamento, permettono un utilizzo equilibrato delle masse muscolari degli arti inferiori.
Il nuotatore usa una monopinna che mantiene i piedi uniti.
Il movimento delle braccia è minimo e, normalmente, sono tenute distese in avanti con il capo racchiuso tra loro e la respirazione si esegue con un tubo (snorkel) collocato in posizione frontale.
Nella tecnica moderna del nuoto pinnato il nuotatore non usa solo i muscoli delle gambe. Il nuotatore realizza un movimento progressivo attraverso una traiettoria ondulante. Braccia, busto e piedi realizzano movimenti oscillatori attraverso una direzione verticale. Le oscillazioni sono minime per le braccia e maggiori per le gambe.